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Spotify estende la prova gratuita a 60 giorni per “combattere” Apple Music

spotifyLa guerra della musica in streaming è appena cominciata. Se Apple, nuova arrivata nel mercato, offre 3 mesi gratuiti di prova, gli altri non potevano che rispondere al fuoco, dato che un player come Apple non può che andare a sconquassare quelli che sono gli equilibri di mercato faticosamente acquisiti negli anni.

La novità è che Spotify, che fino ad oggi offriva 1 mese di prova gratuita, ha deciso di raddoppiare, e a partire dalla prossima settimana offrirà ben 2 mesi di prova gratuita a tutti i suoi utenti.

Si tratta di un effetto positivo della competizione che si ripercuoterà ovviamente su noi utenti, dato che un mercato che fino ad oggi era praticamente monopolio di Spotify vede un nuovo giocatore, forte, come l’azienda di Cupertino.

La guerra all’ultima iscrizione

Quella che Apple ha messo in piedi è una vera e propria guerra tesa a scardinare quelle che sono rendite di posizione piuttosto ovvie per Spotify. Quest’ultima, forte del fatto di essere l’unica app di streaming musica dalla diffusione davvero capillare, aveva potuto per diversi mesi fare un po’ il bello e il cattivo tempo di questo tipo di mercato, imponendo prezzi alle case discografiche e agli utenti e al tempo stesso limitando il periodo di prova a 30 miseri giorni.

Con l’arrivo di Apple, azienda forte su questo settore per motivi che poi andremo ad elencare, gli equilibri di monopolio si sono praticamente sconquassati ed è partita la guerra all’ultimo iscritto, che probabilmente negli ultimi mesi potrebbe far addirittura scendere i prezzi di questo tipo di servizi.

I clienti Apple? Pagano per la musica

Quello che più spaventa Spotify è che gli iscritti ai servizi di Apple sono un po’ gli stessi che qualche anno fa compravano musica online con iTunes, e che oggi potrebbero decidere di affidarsi all’azienda che ha praticamente inventato l’acquisto e l’ascolto di musica online legale.

Un’azienda che nei suoi database ha più di 100.000.000 di iscritti, tutti con regolare carta di credito e pronti forse a cambiare casacca, dopo essersi prostrati a Spotify per mesi, soprattutto se a disposizione verrà messa più musica e più servizi integrati.

Nel frattempo anche altri servizi musicali hanno cominciato a muoversi: Shazam riconosce già la musica riprodotta attraverso Apple Music e sono in molti altri i servizi pronti a integrarsi con lo streaming musicale di Apple.

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