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“Propaganda Omosessuale”: Apple sotto inchiesta in Russia

apple gayRussia contro la propaganda omosessuale, e quindi contro Apple. In una storia che sa davvero di paradossale, l’azienda di Cupertino sarebbe stata coinvolta in una causa contro “la propaganda omosessuale”, come da vigenti leggi turche, a causa di alcuni Emoji che ritraggono coppie con partner dello stesso sesso.

Si tratta di un procedimento che è stato promosso dalla polizia di Kirov su denuncia di un noto avvocato del paese, molto vicino al presidente Putin, pare.

E su Internet, sia su quello in lingua russa che su quello internazionale, le notizie si rincorrono e qualcuno esagera puntando addirittura ad una possibile interruzione delle vendite dei dispositivi Apple in Russia.

Qual è il problema?

Il problema è molto semplice: nell’ultima versione di Emoji, quella introdotta con iOS 8.3, ci sono diverse coppie composte da partner dello stesso sesso, accompagnate talvolta, come potete vedere dalla foto, anche da bambini.

Questo in Russia, secondo l’avvocato Yaroslav Mikhailov, che ha promosso l’accusa davanti al procuratore generale della Russia in compagnia di Pavel Astakhov, potente commissario per i diritti dei minori, costituirebbe reato, rato che può essere punito con un’ammenda da 10.000€ a 20.000€, ma che nel caso di una grande azienda, nel caso in cui dovesse interessarsi il governo, potrebbe costare ad Apple molto di più.

Il divieto di propaganda gay

In Russia è in vigore una legge, promulgata proprio prima delle Olimpiadi di Sochi, che vieta la propaganda gay. Questa legge fu concepita innanzitutto per evitare che atleti si presentassero in pubblico per “propagandare” i diritti degli omosessuali.

La legge è poi ovviamente rimasta in vigore e potrebbe colpire questa volta Apple, azienda che tra le altre cose si è davvero sempre schierata dalla parte dei diritti degli omosessuali.

Cosa rischia Apple?

Apple rischia, secondo la legge, almeno 10.000€ di multa, anche se non è questo a preoccupare l’azienda di Cupertino. Nel caso di mancata rimozione delle Emoji in questione, l’azienda potrebbe anche rischiare lo stop alle vendite in Russia, paese strategicamente non molto importante per Apple, ma comunque grande mercato dove la presenza del colosso di Cupertino è semplicemente necessaria.

Tutto questo si risolverà comunque, con ogni probabilità, con una grossa bolla mediatica, che scoppierà senza lasciarsi nulla dietro.

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