Tra le possibili novità di iPhone 6 si parla con insistenza di Sapphire Glass, un materiale in realtà già utilizzato da Apple per l’obiettivo della fotocamera di iPhone 5S, ma che nel prossimo modello di smartphone Apple potrebbe avere un impiego ancora più importante.
Vediamo insieme perché Cupertino ha deciso di puntare su questo materiale e perché potrebbe essere rivoluzionario rispetto al Gorilla Glass e ad altri materiali simili al vetro attualmente utilizzati dall’industria degli smartphone.
Che cos’è il Sapphire Glass
A dire il vero, Sapphire Glass non è neanche propriamente vetro. Si tratta infatti di un cristallo unico di zaffiro, creato però artificialmente, con procedimenti simili a quelli con cui si creano i monoblocchi di silicio nell’industria delle CPU.
Immergendo una parte piccolissima di zaffiro in allumina Al203, si ottiene un cristallo monoblocco a forma di carota, che viene poi segato, rifinito e pulito a seconda dell’uso che se ne dovesse fare successivamente.
Attualmente viene utilizzato da Apple per l’obiettivo della fotocamera di iPhone 5S, ed è stato scelto per le sue incredibili qualità: è molto resistente, è altamente trasparente e può essere utilizzato in situazioni particolarmente estreme, sia a livello di temperatura che di sollecitazioni.
L’unico problema, il costo
L’unico problema di Sapphire Glass, a fronte di qualità davvero insuperabili, è il costo. Si parla di costi altissimi per Apple, che per il momento usa una porzione minima del materiale, meno di 1cm, per i suoi telefoni.
Si potrebbe utilizzare per rimpiazzare il Gorilla Glass che protegge lo schermo di iPhone, ma una quantità di Sapphire Glass così importante farebbe schizzare in alto i costi di produzione di un telefono che è già il più caro della sua categoria.
10 volte più caro di Gorilla Glass
Se un blocco di Gorilla Glass per iPhone 5S costa circa 3€, per Sapphire Glass si parlerebbe di circa 30€ al pezzo, dieci volte tanto.
Costi altissimi, che non sono per il momento integrabili nel prossimo momento di iPhone, ma che se le ricerche di Apple dovessero avere successo, potrebbero ridursi di parecchio, permettendo a Cupertino di riprendere la corsa verso il miglioramento dei materiali, quella corsa che, nonostante gli sforzi degli altri produttori, la vede ancora prima.