I tre mesi di prova gratuita di Apple Music, il nuovo servizio di musica in streaming di Cupertino, sono ormai terminati per il grosso degli utenti, e i numeri non sembrano essere, una volta tanto, dalla parte dell’azienda di Tim Cook.
Secondo i dati diffusi (però non ufficialmente da Apple, ma dal sito Digital Music News), gli abbonati ufficiali, quelli che stanno sborsando i 10€ per avere a disposizione l’account completo, sarebbero soltanto 3,5 milioni. Numeri davvero bassi, soprattutto se paragonati a quelli non solo dei competitor, ma anche a quello che si aspettava Apple.
L’azienda di Cupertino si aspettava infatti almeno 5 milioni di utenti, numero che era sembrato a tutti raggiungibile, dato anche l’enorme potenziale che Apple aveva di fronte in termini di utenti iCloud/iTunes/AppStore.
Un flop? Pare di sì
Si tratterebbe proprio di un flop, dato che dai 15 milioni di utenti iniziali che avevano usufruito del servizio gratuito, ne sarebbero rimasti meno di un terzo, una cifra davvero imbarazzante per un’azienda che, almeno fino a ieri, poteva mettere sul tavolo l’assoluta fiducia della propria clientela nei servizi offerti.
Se a tutto aggiungiamo il fatto che Spotify e Pandora invece sembrano andare a gonfie vele, la frittata è fatta.
La “sfortuna di Apple” nei servizi web e simili
Apple sembra dover rimanere un’azienda che propone hardware con software personalizzato, piuttosto che un’azienda in grado di offrire servizi a tutto tondo. L’esperimento di Apple Music sembra essere fallito ancora una volta, a meno di un clamoroso cambio di rotta che per ora in pochissimi sembrano aspettarsi.
È stato lo stesso con Ping e con altri servizi poi abbandonati da Apple. Apple Music ovviamente continuerà ad esistere, ma sembra più per una nicchia di fedelissimi che per un vasto pubblico.
Potrebbbero anche scendere
In molti si accorgeranno della fine del trimestre gratuito solo dopo essersi visti addebitare i 10€ del pagamento del primo mese. Dopo questo, in molti abbandoneranno il servizio alla prossima occasione: questa situazione potrebbe far scendere ulteriormente gli iscritti al servizio del 10–15%, per numeri davvero miseri per un sistema streaming che è comunque in giro già da 4 mesi.
Staremo a vedere se Apple prenderà contromisure oppure no.