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Apple: Siri più intelligente grazie all’acquisizione di un’azienda AI

siriL’enorme tesoro di Apple sta portando i suoi frutti. L’azienda di Cupertino ha infatti appena acquisito Perceptio, azienda leader nel settore dell’Intelligenza Artificiale. L’azienda, fondata da Nicolas Pinto e Zak Stone, sviluppa dei sistemi di IA che permettono interazioni macchina-utente molto avanzate, senza fare però affidamento su quelli che sono i dati personali condivisi da chi usa la macchina.

Un passo fondamentale per Apple, azienda che ha sempre ribadito la sua volontà di rimanere estranea al mercimonio di dati personali portato avanti sia da Google che da Facebook.

La notizia è stata rapidamente riportata da tutti i siti di finanza statunitensi, che hanno sottolineato come la tecnologia sviluppata da questa azienda potrebbe far fare davvero il salto di qualità a Siri e dunque a iOS, con un occhio di riguardo ai futuri sistemi OS X, che potrebbero finalmente integrare l’assistente vocale di Cupertino anche sui computer della mela morsicata.

Riconoscimento automatico delle immagini

Uno dei punti forti del sistema Perceptio sarebbe quello basato sul riconoscimento di immagini: il sistema è praticamente perfetto, a detta di chi lo ha testato, e potrebbe permettere anche il riconoscimento facciale o di altre parti del volto in particolare come sistema per sbloccare il telefono o dare l’ok per alcuni sistemi di autenticazione.

Da recuperare il gap con Google Now e Cortana

È innegabile il fatto che Siri sia attualmente piuttosto indietro rispetto a quelle che sono le potenzialità sia di Google Now sia di Cortana di Microsoft. Questo è riconducibile al fatto che l’azienda di Cupertino ha sempre ritenuto sbagliato raccogliere dati sull’utilizzo e dati personali degli utenti, ravvedendone l’estrema pericolosità per la privacy dei suoi clienti.

Il sistema ideato da Perceptio potrebbe essere proprio l’anello mancante tra i sistemi di Apple e quelli dei concorrenti, l’anello che porterà Siri sui livelli dei sistemi utilizzati già in Android e in Windows Phone.

Tempo di spese per Siri

Non è questa l’unica acquisizione portata avanti da Apple negli ultimi giorni. Alla già lunga lista di aziende che sono entrate a Cupertino, figura anche VocalIQ, un’azienda start-up che ha sviluppato un API per il linguaggio naturale, che permetterà, dicono, di avere dialoghi molto più naturali tra Siri e l’utente.

Staremo a vedere quando queste tecnologie verranno integrate, anche se tutto lascia pensare che si dovrà aspettare quantomeno iOS 10.

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