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Apple condannata a pagare 200 milioni di € di multa

brevetto violato AppleChi di brevetto ferisce… Anche Apple si trova a pagare una penale multi-milionaria per aver infranto un brevetto che apparterebbe, secondo le corti statunitensi, alla WARF, un’associazione di ex-alunni dell’Università del Wisconsin.

Sotto inchiesta sono finiti i processori A7, A8 e A8X, utilizzati praticamente su tutti i prodotti che sono stati commercializzati tra il 2013 e il 2014, sia per iPad che per iPhone.

Una botta niente male, da circa 200 milioni di euro, cifra sicuramente importante anche per un’azienda, Apple, che in cassa ha ormai il PIL di un paese di medie dimensioni.

42 ore di profitti di Apple

La somma sembrerà anche importante, ma deve essere sicuramente messa in relazione a quanto guadagna Apple dai suoi prodotti. L’azienda nel 2015 ha una media di 140 milioni di dollari guadagnati al giorno, il che vuol dire che la somma in questione è il di sotto di quello che Cupertino guadagna in 48 ore.

Il brevetto in questione riguarderebbe alcune tabelle di dati nei circuiti speculari, che possono essere utilizzati per andare a velocizzare, e di parecchio, i calcoli della CPU.

Brevetto violato inavvertitamente

La pena inflitta ad Apple è comunque di molto inferiore a quanto chiesto dall’Università del Wisconsin, che in prima istanza aveva richiesto più di 800 milioni di dollari, per poi vedersene accordati solamente 200.

Questo perché la violazione del brevetto da parte di Apple sarebbe stato, a detta delle perizie tecniche e dei giudici, fortuito, con Cupertino che avrebbe utilizzato tecniche coperte da brevetto fondamentalmente senza saperlo.

Per questo motivo è stato accordato all’Università del Wisconsin soltanto il 25% della richiesta totale.

Apple non ci sta ed è pronta a ricorrere

Apple tuttavia, per tramite del suo portavoce, ha affermato di non essere assolutamente d’accordo con quanto stabilito dai giudici e si è detta pronta a ricorrere al secondo grado di giudizio per ottenere giustizia.

Staremo a vedere: sta di fatto che la situazione sul fronte brevetti, negli States, comincia ad essere ridicola al punto di impedire lo sviluppo di nuove tecnologie da parte di aziende che, al contrario di Apple, non possono permettersi di pagare tali multe.

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