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Apple: basta Google e Amazon, il cloud sarà fatto in casa

iCloud-IconCon la bagarre che riguarda FBI e Apple particolarmente da vicino e che ha ad oggetto quelli che sono i dati conservati nel Cloud da parte degli utenti Apple, quest’ultima non poteva che prendere una decisione del genere.

Sì perché, stando alle ultime voci di corridoio, Apple starebbe lavorando per mettere in piedi una struttura Cloud per i suoi clienti che sia completamente separata da quelli che sono i servizi di terze parti ai quali si appoggia oggi l’azienda. Su tutti troviamo Amazon Web Services e Google Cloud Platform, aziende che sono partner di Cupertino praticamente da quando esistono i servizi di iCloud.

Il perché di una scelta economicamente poco conveniente

Mettere in piedi una rete Cloud quando non si è rivenditori di servizi del genere è uno sforzo economico non indifferente. Allo stesso tempo Apple non chiede niente in cambio di questi servizi, dato che sono inclusi in ogni account iCloud fino a 5GB in modo assolutamente gratuito.

Da questo momento in poi, ovvero da quando sarà completamente operativa la rete Cloud di Apple, l’azienda guidata da Tim Cook smetterà sicuramente di versare il miliardo di dollari che costano questi servizi, ma dovrà cominciare a pensare per conto suo, con costi che, almeno per i primi anni, saranno sicuramente maggiori.

La scelta è probabilmente direttamente collegata con quelli che sono i problemi che Apple sta vivendo con l’FBI.

Il controllo dei dati non può essere dunque totale nel caso in cui siano ovviamente coinvolte altre parti, pur se si tratta di aziende comunque affidabili come Amazon e Google, che però potrebbero pensarla diversamente sui rapporti da intrattenere con l’FBI.

A completare il quadro che ha portato alla scelta, ci sono anche i problemi noti di AWS, il servizio di Amazon, a caricare rapidamente le foto e i video all’interno dei dispositivi iOS.

Già aperti molti centri Cloud

Apple negli ultimi mesi ha comunque lavorato alacremente a creare la propria rete e può contare già su diversi Data Center che sono già operativi. Si contano infatti già:

  • Oregon, Prineville (che sarà pronto tra poco);
  • Irlanda;
  • Danimarca;
  • Reno;
  • Arizona.

Staremo a vedere quali saranno i vantaggi in termini di velocità e prestazioni per noi utenti Apple. Per ora l’unica che sembra certa è che potremo essere più tranquilli per la nostra privacy.

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