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AirTag: può favorire lo stalking?

AirTag è un sistema innovativo per tracciare oggetti importanti come chiavi, portafogli, borse e via dicendo semplicemente tramite il proprio iPhone.

In caso di smarrimento dell’oggetto a cui è associato l’AirTag, infatti, il proprietario può recuperarlo o facendosi contattare dal benefattore che lo ritrova, o localizzando l’oggetto attraverso la Rete Dov’è, una funzione del tracker Apple che sfrutta il GPS e la connessione dei dispositivi iPhone nei paraggi.

Sebbene l’apparecchio sia molto funzionale – e oggettivamente utile – si sono sollevati alcune questioni. Una di queste riguarda la tutela della privacy, trattata in un altro articolo. Oggi invece parleremo del rischio di stalking: AirTag può essere usato per pedinare una persona? Scopriamolo insieme.

AirTag e stalking: ci sono rischi?

Apple ha preso tutte le precauzioni possibili affinché l’AirTag non venisse utilizzato per scopi diversi da quello per cui è nato, ossia localizzare oggetti di rilievo…e non persone! In caso contrario, l’azienda si sarebbe macchiata di un crimine abbastanza grave, considerato che lo stalking è un reato e che non va in alcun modo favorito.

Poniamo il caso che un malintenzionato inserisca un AirTag nella borsa di una persona che vuole pedinare. Appena quest’ultima si muoverà, e quindi l’AirTag si allontanerà dal suo proprietario, il dispositivo inizierà a suonare. Se si possiede un telefono Android, l’unica segnalazione sarà il suono.

Invece, se la persona che si sta “tracciando” ha un iPhone, sulla schermata del suo smartphone apparirà un messaggio con su scritto “C’è un AirTag che si sta muovendo con te”. Così facendo potrà immediatamente rendersi conto di essere seguita e, una volta trovato l’AirTag, potrà disfarsene o rimuovere la batteria per renderlo inefficace.

Ulteriori precauzioni contro lo stalking

Ma c’è di più: se la persona inconsapevole di essere “pedinata” con un AirTag si avvicina a casa sua, questo comincerà a suonare. Il dispositivo, infatti, rileva in modo automatico l’indirizzo da “Io” nei contatti.

Lo stesso accade se la persona pedinata si trova nei pressi dei luoghi che frequenta normalmente come posto di lavoro, bar di fiducia, etc. Infine, se AirTag resta lontano dal suo legittimo proprietario per oltre 36 ore trasmette un suono.

Come si evince, Apple ha messo a punto un sistema che permette di tenere sotto controllo i propri beni senza però permettere che lo strumento – nelle mani sbagliate – possa provocare danni a terzi.

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