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AirPods: saranno a conduzione ossea?

Apple nel tentativo di migliorare la qualità audio delle proprie cuffie wireless, sta vagliando tutte le possibilità. E tra queste sembra essere emersa nelle ultime settimane quella di sfruttare la conduzione ossea.

Si tratta di una tecnologia che usa un sistema uditivo alternativo, ma naturale, per garantire un ascolto ancor più performante ma che è stata poco utilizzata fin ora per questione di costi e per la difficoltà di alloggiarla in dispositivi della grandezza di una nocciolina.

Come funziona questa tecnologia?

La conduzione ossea fino ad ora, è stata utilizzata principalmente per dispositivi medici in grado di far percepire i suoni a persone non udenti o con problemi nella percezione del suono.

Essa non utilizza la normale trasmissione per via aerea ma va direttamente a stimolare regioni della calotta cranica che si trovano in prossimità di aree neuronali adibite all’ascolto, inviando lo stimolo sonoro direttamente al cervello senza passare dall’orecchio.

Tuttavia questa tecnologia ha il grande svantaggio di non poter lavorare bene per le frequenze più alte percepite dall’uomo, e il rischio è che vada così a riprodurre suoni più sgradevoli di quelli reali, costringendo l’organismo ad uno sforzo supplementare per ascoltare anche i normali suoni ambientali.

Il brevetto presentato da Apple

L’azienda californiana ha così pensato di sfruttare solo in parte questa tecnologia creando un ibrido di ascolto che utilizza entrambe le due forme di trasmissione del suono.

Apple infatti sta pensando di realizzare in una delle prossime versioni di AirPods un suono a doppio segnale che sfrutti la trasmissione ossea per le frequenze minori e quella aerea per quelle maggiori.

Il vantaggio sta nell’ampliare notevolmente la gamma sonora avvertita e soprattutto riuscire a creare un meccanismo di compenso qualora un suono si presentasse come difficile da captare all’orecchio umano.

Anche in termini di resa audio di una qualsiasi canzone, podcast o brano musicale il miglioramento è assicurato, poiché tra le tante cose la conduzione ossea permette anche una maggiore cancellazione del rumore.

Per ora si tratta solo di un idea teorica ma il vero obiettivo appunto è quello di riuscire a condensare tutta questa teoria nei 3 cm di altezza delle future AirPods Pro.

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